martedì 21 agosto 2012

W LA LUCE ELETTRICA!

I gatti sono animali notturni, capaci di dormire tutto il giorno per poi attivarsi al calare delle tenebre per battute di caccia o incontri amorosi. Scorgere un paio di occhi fosforescenti nel buio spiega come mai questi piccoli felini siano considerati magici o vicini a pratiche stregonesche.
I cani no, sono animali diurni, nonostante la maggior parte di loro passi quasi l’intera giornata a dormire. Artù non fa eccezione: non ama il buio, anzi è molto grato a Edison e alle sue lampadine. Nell’oscurità non si riesce a vedere quasi nulla e si può correre il rischio di farsi male, per non parlare dei pericoli e delle minacce celati dalle tenebre. Artù è un cane prudente, perciò dopo una certa ora riduce al minimo le attività. Non esce mai dopo cena. Quando siamo a Milano a volte rientriamo un po’ più tardi del solito e così l’ultimo passeggino può anche essere fatto dopo le venti. In questo caso, tranne in piena estate quando c’è ancora luce, Artù vuole fare il percorso più breve, andando solo nelle zone ben illuminate dai lampioni.
In campagna il giardino è cintato, pericoli non ce ne sono. È piacevole stare fuori la sera a sentire il canto dei grilli e degli uccelli notturni. La cosa più bella, però, è ammirare il cielo stellato, senza essere disturbati dalla luce artificiale. La buffa scena che si ripete ogni volta è questa: noi fuori che chiamiamo Artù, invitandolo a uscire, mentre lui ci guarda perplesso, fermo sulla soglia della porta di casa. Alla fine, per farci un piacere, esce, rimanendo però nel cono di luce del lampione dell’ingresso. Poi rientra in fretta, dandoci un’ultima occhiata tra il preoccupato e l’arrabbiato: Siete pazzi a uscire col buio: è pieno di pericoli!  Se succede qualcosa, io ve l’avevo detto…
Quando torniamo in casa lui è acciambellato sul letto, ma appena ci vede inizia ad agitarsi e a fare le feste, felice che i suoi sconsiderati famigliari siano rientrati sani e salvi!
L’oscurità crea problemi. Artù dorme sui letti: quando tutti vanno a riposare si spengono le luci e la casa è completamente al buio. Certe sere, però, sono un po’ agitate: magari ha caldo e decide di trasferirsi sul tappeto, oppure vuole scendere per andare a bere. Saltare nel buio, però, può essere pericoloso. Si può sbagliare a calcolare la distanza e sbattere contro qualcosa. Certo che se si accendesse la lampada sul comodino non ci sarebbero problemi. Ecco allora che nel silenzio della notte comincia a sentirsi un lieve mugolio che pian piano si fa sempre più forte e sembra dire in maniera inequivocabile: Qualcuno mi accende la luce? Devo scendere dal letto!
Alla fine ci si sveglia, si schiaccia l’interruttore e si vede Artù seduto sul bordo del letto, pronto a balzare nell’istante in cui la stanza viene illuminata. Ovviamente poi bisogna aspettare che lui faccia quello per cui si è svegliato, altrimenti dopo poco si risentirebbe il mugolio: Qualcuno mi riaccende la luce? Devo risalire sul letto!
Se facessimo installare degli interruttori sul pavimento, con lo spegnimento a tempo, siamo certi che Artù imparerebbe ad accendersi la luce da solo!


Nessun commento:

Posta un commento