domenica 30 settembre 2012

FIDÈLE E BOBÒ


FIDÈLE
Nata il: 6 maggio 2002
Razza: Labrador Retriever
Vivo a: Istanbul, sulle Isole dei Principi in inverno e a Bodrum in estate
Faccio parte della famiglia di: Deniz
Il mio carattere in 3 aggettivi: buona, giocherellona, amichevole
Sono golosa di: biscotti per cani. Basta dirmi la parola “Premio”!
Attività preferite: nuotare e giocare nel mare!
Sono una campionessa a: tiro alla fune

Un’avventura memorabile: due anni fa mentre aspettavo il mio primo cucciolo non sapevo bene cosa mi stesse succedendo e temevo di fare una cosa cattiva. All’una di notte tutti erano a letto, mentre Deniz studiava al computer. Io, senza fare nessun rumore, sono andata verso la piscina. Era fine ottobre e, anche se eravamo a Bobrum, nella casa di vacanza a Sud della Turchia, faceva già freddo. Lì a bordo piscina ho dato alla luce il mio primo cucciolo! Nessuno mi aveva detto che i nuovi nati strillano e così, quando il piccolo si è messo a strillare, io sono scappata in casa! Deniz allora è uscita e ha visto il mio primogenito che sbadatamente avevo dimenticato. Si è messa a gridare: “È nato! È nato!” Sono arrivati anche mamma e papà. Mamma ha preso il cucciolo coi guanti. Io avevo paura che fossero arrabbiati. Invece erano tutti contenti e hanno cominciato a dirmi: “Brava Fidèle, bravissima!” Mi hanno coccolato e poi mi hanno portato il piccolo, spiegandomi che avrei dovuto pulirlo leccandolo. Da quel giorno si è aggiunto un nuovo membro della famiglia che abbiamo chiamato Bobò. Dato che ho ricevuto così tanti complimenti per quello che avevo fatto, ho capito che doveva essere una cosa bellissima e così dopo sei mesi ho avuto altri cinque cuccioli!

Il mio più grande disastro: una volta, quando ero ancora una cucciolotta di soli tre mesi, in piena notte ho preso un salvadanaio di latta pieno di monete e ho cominciato a correre dappertutto, svegliando tutti! Quel gioco mi piaceva tantissimo e continuavo a stringerlo tra i denti senza volerlo dare a nessuno! Ho continuato a giocare col salvadanaio per un’ora, finché il papà non è riuscito a farmi smettere. Era un po’ arrabbiato, ma quel gioco era proprio divertente!

Per farmi felice coccolatemi così: coccolatemi come volete e datemi tanti baci. Non mi basta mai!


BOBÒ

Nato il: 26 ottobre 2010
Razza: Labrador Retriever
Vivo a: Bodrum
Faccio parte della famiglia di: Deniz
Il mio carattere in 3 aggettivi: affettuoso, intelligente e geloso (soprattutto di mia madre!)
Sono goloso di: mi piace tanto la mia pappa, il cibo umido
Attività preferita: giocare con mia mamma Fidèle!
Sono un campione a: giocare a palla

Un’avventura memorabile: sono ancora un cucciolotto, ne combino tante perché sono vivace, ma la mia più grande avventura devo ancora viverla!
Il mio più grande disastro: una volta, quando avevo cinque mesi, mentre Deniz mi metteva il guinzaglio sulla porta di casa, io sono scappato e ho attraversato la via per andare dove ci sono gli alberi. Di solito per quella stradina non passa nessuno perché è un vicolo cieco, ma quel giorno purtroppo è arrivata una macchina ad alta velocità e mi è venuta addosso. Deniz si è spaventata e si è arrabbiata moltissimo col ragazzo che guidava, ma quello era proprio un maleducato e non ci ha nemmeno chiesto scusa! Io ho passato un mese con la zampina ingessata e tutti erano tristi. Per fortuna però sono guarito benissimo e ora corro anche meglio degli altri cani!

Per farmi felice coccolatemi così: mi piacciono i grattini sotto il mento e le carezze sul pancino vicino alle zampe!

lunedì 24 settembre 2012

NON SI ESCE QUANDO PIOVE!




Artù non ama bagnarsi e detesta la pioggia. Inoltre è terrorizzato dai tuoni che ha imparato subito ad associare al brutto tempo. Se la giornata è grigia si guarda attorno sospettoso, pronto a rientrare in casa al primo rumore vagamente simile a un tuono. Se poi quando si sveglia al mattino già piove, rimane acciambellato sul letto con l’intenzione di non muoversi da lì per tutto il giorno. Tuttavia almeno tre brevi giretti vanno fatti. Così guardo in continuazione fuori, pronta a cogliere il primo momento di tregua, lo chiamo ripetutamente, vado in camera, lo convinco a scendere dal letto dopo un’abbondante dose di coccole, gli metto l’impermeabile, il guinzaglio e via (tutto ciò comporta diverso tempo, così nella maggior parte dei casi la momentanea schiarita è passata e si esce sotto il diluvio)! L’impermeabile: è l’unico accessorio da cani cittadini che Artù tollera, anzi apprezza (insieme al cappottino, aggiunto qualche anno fa). La cosa ha stupito molto anche tutta la mia famiglia. Abbiamo acquistato il primo più per noi che per lui: l’idea di dover asciugare il giovane Artù, pieno di energia e scarsamente dotato di pazienza, tutto zuppo dopo ogni passeggiata ci è subito sembrata un’impresa oltre la nostra portata. Così abbiamo preferito tentare di mettergli l’impermeabile. Preparati al peggio da terrificanti racconti di altri padroni di cani, siamo rimasti sorpresi che, dopo la ovvia diffidenza iniziale, se lo lasciasse mettere con relativa facilità e che l’operazione diventasse di volta in volta sempre più veloce e facile. Evidentemente detesta così tanto bagnarsi da accettare di buon grado quella cosa che lo ripara dalla pioggia. Quando usciamo, io con l’ombrello e lui con l’impermeabile, siamo guardati con invidia dai molti che, dopo inutili lotte, dovranno fare i conti con un cane completamente bagnato, tutto da asciugare.
Normalmente quando è in giro Artù si ferma ad annusare ad ogni angolo, facendo diverse piccole firmette. Quando piove, invece, concentra in una sola e lunga volta il suo desiderio di marcare il territorio subito fuori dal cancello e, appena svoltato l’angolo della nostra via, rigorosamente all’asciutto sotto i balconi, completa le sue necessità. Non c’è nessuna ragione per rimanere all’aperto più a lungo, così si gira e mette il turbo per tornare a casa.  Lui quasi corre, io affannata lo seguo a passo svelto all’altro capo del guinzaglio dicendo inutilmente “Vai adagio… piano!” e pensando ogni volta che, se Artù fosse solo un po’ più grande, sarei protagonista di scene comiche come quelle delle strisce di Sansone o dei film del cane Beethoven.
L’impermeabile gli ripara il corpo, non la testa, né le zampe. Così quando rientriamo in casa inizia il gioco! Per prima cosa devo togliergli l’impermeabile. Con gli anni si è calmato, ma inizialmente l’operazione implicava dei placcaggi in stile rugby con tanto di finte e corse per tutta la casa. Poi prendo la salvietta. Per i primi minuti sta fermo perché davvero non gli piace sentirsi bagnato, poi tenta di afferrare la salvietta. Si finisce per fare tiro alla fune (all’asciugamano in questo caso) con tanto di ringhi da lupo della steppa da parte sua. Se prendo due salviette, lasciandogliene una per giocare, è inutile perché vorrà sempre afferrare quella che sto usando per asciugarlo. Alla fine a me sembra di aver fatto un’intensa sessione di palestra, mentre Artù mi guarda agitando la coda e strusciando la testa sui miei pantaloni, non per fare le feste, ma perché è ancora umida e cerca di asciugarsela da solo. Mi siedo e lui subito fa altrettanto tra le mie ginocchia: siamo sopravvissuti alla pericolosa uscita sotto la pioggia, ci meritiamo le coccole!

domenica 23 settembre 2012

MINNIE



MINNIE

Nata il: 15 luglio 2010
Razza: mix
Vivo a: Milano, ma d’estate vado al mare sul Gargano
Faccio parte della famiglia di: Chiara, Filippo, Lillo e Pia
Il mio carattere in 3 aggettivi: allegra, coccolona e ficcanaso
Sono golosa di: chicchi d’uva
Attività preferite: giocare con la pallina e dormire in braccio!
Sono una campionessa a: fare salti acrobatici!

 
Un’avventura memorabile: sono vivace e le mie imprese sono parecchie! Una volta mi sono accorta che la porta di casa era solo accostata: avevo voglia di una passeggiata e così sono uscita, costringendo Chiara a inseguirmi su e giù per le scale! È stato un gioco molto divertente!


Il mio più grande disastro: eh quella volta lì l’ho combinata proprio grossa! Ero sola in casa e mi annoiavo. Così sono saltata sul divano e ho iniziato a mordicchiare i cuscini. Alla fine li ho distrutti tutti quanti con i miei dentini e non contenta ci ho anche fatto la pipì sopra! Per fortuna Chiara è molto molto paziente!


Per farmi felice coccolatemi così: tanti grattini sotto le orecchie!


 
 
 
 

domenica 16 settembre 2012

BUON COMPLEANNO ARTÙ!

 


Artù è nato il 16 settembre 2003. Quell’anno, dopo parecchio tempo senza animali domestici, ci eravamo finalmente decisi a prendere un cane. Dopo l’estate avremmo iniziato la ricerca. Tutti noi concordavamo su una taglia medio – piccola, visto che avrebbe passato la maggior parte del tempo in appartamento. Papà voleva un maschio, per non avere il dilemma operazione sì o no. Io non avevo particolari richieste: scartata subito l’opzione acquisto cane di razza in favore di un cucciolotto nato in canile o abbandonato, volevo solo che fosse beige o comunque dal pelo chiaro e, dato che per me era il primo cane, ne volevo uno di pochi mesi.
Quando abbiamo iniziato a cercare il nostro cucciolo, apparve subito chiaro che l’operazione non sarebbe stata semplice. Nei canili in zona c’erano solo cani adulti o di taglia grande. Nove anni fa internet non era ancora un mezzo così diffuso e soprattutto io ero molto meno esperta nelle ricerche online. Fatto sta che le settimane passavano e il cucciolo non si trovava. Quel 16 settembre trascorse senza che noi sapessimo che a pochi metri di distanza dalla nostra casa a Milano era nato un piccolo cagnolino che sarebbe diventato così importante per me e la mia famiglia. Sono convinta che nulla accade per caso: nemmeno la scelta dei nostri amici pelosi. Prima di Artù abbiamo avuto un gatto nero di nome Attila, dalla forte personalità. Ancora oggi per noi è un piacere ricordare le sue avventure e i suoi disastri, compensati però da un enorme affetto. Secondo me qualcuno lassù, quando si è sparsa la voce che la mia famiglia cercava un cane, ha fatto in modo che dovessimo accogliere il piccolo Artù, anche lui avremmo presto scoperto dotato di un bel caratterino. Non ho dubbi che se decidessimo di prendere un criceto anche lui avrebbe una forte personalità.
Stufi di cercare a vuoto, abbiamo deciso di andare a parlare col nostro amico veterinario che ha subito dato la soluzione al nostro problema. Da pochi giorni era nata la cucciolata di una sua paziente, Peggy, una Terrier che aveva vissuto un pomeriggio di passione con un Cocker nero. I cuccioli erano tre: due femmine e un maschio in cerca di casa, potevamo andare a trovarli anche subito.
 
 
La prima volta che ho visto Artù avrà avuto un paio di settimane, forse meno. Io avevo letto libri e riviste su come scegliere il cucciolo e svezzarlo, in teoria ero preparata. Osservate attentamente la madre, c’era scritto ovunque. Quando arrivai a casa di Peggy non sono riuscita a guardarla bene perché il suo padrone la teneva a debita distanza e visto il suo furioso abbaiare, accompagnato da ringhi poco amichevoli, non  avevo nessuna voglia di avvicinarmi. “Vuole solo proteggere i suoi cuccioli” mi sono detta. Poi in una cesta eccoli lì: 2 minuscole cagnoline nere vivacissime e 1 cucciolotto bello panciuto immobile. Scegliete il cucciolo che più interagisce con voi, dicevano i libri. Mi hanno dato il cucciolotto: era una palla morbida e calda. Sentivo solo il suo cuoricino battere nella mia mano. Sapevo che erano tutti sani, il veterinario l’aveva assicurato. Era tutto nero, aveva una mamma terribile, ma era mio, ormai era mio, avevo deciso. Artù poi è cresciuto, diventando un bel cane di taglia media di quindici chili, il doppio delle sue sorelle, con grande sorpresa del veterinario. Quel giorno comunque io avrei preso anche il cane più brutto della Terra e per me sarebbe stato meraviglioso. Sono tornata a casa sapendo che di lì a poco avrei avuto un cane, il mio primo cane. Non immaginavo però che questo avrebbe completamente cambiato la mia vita e quella della mia famiglia, che ogni giorno avrei imparato qualcosa, avrei vissuto parecchie avventure e avrei ricevuto quintali di affetto da qualcuno per cui tu sei la persona più speciale dell’universo.
Buon Compleanno Artù!!!
 

domenica 2 settembre 2012

CLEOPATRA



CLEOPATRA (CLEO per gli amici)

Nata il: 7 aprile 2007
Razza: Labrador Retriever
Vivo a: Milano
Faccio parte della famiglia di: Marta, Carla e Laura
Il mio carattere in 3 aggettivi: fifona, golosa e amorevole
Sono golosa di: tutto ciò che è commestibile (e non!)
Attività preferite: giocare a palla, correre con i miei amici e mangiare!
Sono una campionessa a: farmi voler bene

Un’avventura memorabile: una volta la mamma mi ha lasciata all’entrata del supermercato. Dovevo aspettare lì mentre lei faceva la spesa. Io però mi sentivo sola e poi quel posto mi sembrava molto bello, pieno di cose da mangiare! Così mi sono slegata e l’ho raggiunta alle casse!
 
Il mio più grande disastro: avete presente le poltrone? Ecco la mamma ne aveva una bella, in pelle. Adesso non c’è più perché l’ho mangiata io, pezzo a pezzo!

Per farmi felice coccolatemi così: grattini sul pancino