Quando siamo in campagna ad Artù, anzi al Ravanatore Folle, piace saltare sul divano del salottino e trasformare il copridivano in
una pallottola. Il suo obiettivo è completare la sua missione indisturbato, per
poi andarsene alla chetichella senza farsi notare. Quando poi uno di noi scopre
il misfatto, lui con l’aria più innocente del mondo fa finta di non saperne
nulla e si mette in posa per ricevere le coccole. Quello che invece proprio non
sopporta è venire scoperto: in quel caso si allontana in fretta, non mancando
di mostrare il suo disappunto. Così quando vuole compiere un raid sul divano si
preoccupa di controllare che non ci sia nessuno nella stanza o nelle immediate
vicinanze, ma a volte può capitare un imprevisto.
Il salottino, infatti,
comunica col salone: una parte del muro divisorio è stata abbassata e c’è solo
una tenda a impedire che ci si veda da una stanza all’altra. Il salone è la
parte meno frequentata della casa, a volte però capita che la nonna vada lì a
leggere o a fare il riposino pomeridiano. Ecco quindi che, mentre il Ravanatore
è all’opera, si sente improvvisa una voce che grida: “Artù, cosa stai facendo?
No, no! Fai il bravo…”. Il misterioso ravanatore si blocca, si guarda intorno
sorpreso e pensa: Da dove viene la voce
della nonna? Io non la vedo! Poi se ne va molto arrabbiato. La nonna, così
silenziosa, riesce spesso a non farsi notare da Artù: è iniziata una sfida tra
il Ravanatore Folle e la Nonna Invisibile! Chi vincerà? Mi sa che sarà un
pareggio.
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