Artù trascorre la maggior parte della sua vita
dormendo. A volte è così pigro che, quando qualcuno di noi torna a casa,
nemmeno scende dal letto: aspetta che siamo noi ad andare da lui per fargli le
coccole (ma agita festante la coda). Quando però arriva la signora delle
pulizie, Artù trova improvvisamente tutte le sue energie. In generale Artù non
ama gli estranei, figuriamoci avere gente per casa! Con molta pazienza siamo
riusciti a fargli accettare la signora delle pulizie, in modo che non la consideri
una minaccia e così ora, dopo solo qualche… ehm anno, non dobbiamo più
chiuderlo in una stanza. Non ha comunque perso la sua aria sospettosa, così
appena sente suonare il campanello, si alza sveglio e arzillo, senza la minima
voglia di dormire. Si mette a gironzolare per tutta la casa, piazzandosi nelle
vicinanze della signora, sostando in posti dove di solito non va e osservando
la situazione.
Ti tengo d’occhio! Sembri
una persona a posto: non gridi, non ti muovi troppo velocemente e non mi vuoi
per forza accarezzare. La mia famiglia si fida di te, ma io vigilo perché non
si sa mai!
Sembra proprio farlo apposta: c’è da pulire il tappeto
e lui si siede sul tappeto, oppure si mette in mezzo al corridoio in modo da
dare il più fastidio possibile. Se vede qualcosa che non gli piace comincia a
emettere un sordo brontolio. È un suono che noi ben conosciamo, per fortuna non
udibile da chi non abbia un orecchio allenato, così gli diciamo di smetterla.
Allora Artù ci guarda risentito: Uffa!
Non sto facendo niente! Ma non vedete che sta toccando tutte le nostre cose?
Arrangiatevi: ma la mia cesta dei giochi non la pulisce!